L'insieme di Mandelbrotfrattali insieme di Mandelbrot Cantor Sierpinski fiocco neve Von Koch autosomiglianza dimensione numeri complessi costa Bretagna felce frattale programmi frattali         

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Introduzione

Le iterazioni geometriche

Mandelbrot e i frattali

L'insieme di Mandelbrot

Modelli frattali di oggetti naturali

Strutture frattali naturali

Conclusione     

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I numeri complessi

A differenza degli oggetti frattali visti finora (che sono disegnati nel piano o nello spazio), l'insieme che prende il nome dal padre della geometria frattale è descritto nel piano dei numeri complessi ed è quindi necessaria una breve descrizione di tale campo.

I numeri complessi sono numeri del tipo c = a + bi, dove a e b sono numeri reali e i è l'unità immaginaria.

I numeri immaginari sono i numeri soluzioni di equazioni algebriche del tipo x2 = -1: tale equazione non ha soluzioni nell’insieme R dei numeri reali, ma nell’insieme C dei numeri complessi, cioè numeri in cui compaiono anche valori immaginari, indicati con i.. Per definizione  i2= -1  (cioè √-1 = i ).

Nel campo C dei numeri complessi valgono proprietà analoghe a quelle dei numeri reali anche se il prodotto è definito in modo diverso; ad esempio 2i – 3i = -i;        i*i = i2 = -1.  A differenza del campo dei numeri reali R, in C è così possibile risolvere ogni equazione algebrica a coefficienti reali, perciò si dice che C è un campo algebricamente chiuso.

I numeri complessi sono numeri composti da una parte reale (a) e da una parte immaginaria (b), ad esempio 2 + 3i; tale numero non può essere ricondotto ad un numero reale a meno che b non sia uguale a zero.

 

 

 

 

 

 

 

I numeri complessi possono essere rappresentati da punti sul piano dei numeri complessi detto anche piano di Gauss; tale piano è un piano cartesiano dove si pone per definizione il punto di coordinate (0,1) = i. Ogni punto c del piano può quindi essere rappresentato sia da una coppia di coordinate (x,y), sia dalla scrittura c = x+iy.

Ad esempio, il punto P in figura è individuato da (3,2) o, in modo equivalente, da 3+2i.

Il modulo di un numero complesso

Il modulo di un numero complesso z = a+ib può essere definito come la distanza del punto P (che individua z nel piano di Gauss) dall'origine del piano complesso e si ottiene applicando il teorema di Pitagora: 

modulo di z = |z| = (32+ 22)= 13 = 3,605...

(Ogni elemento di C diverso dallo zero può essere rappresentato univocamente in relazione al suo modulo (distanza dall'origine del piano) e all'angolo che la semiretta OP forma con la semiretta positiva della parte reale).

Il modulo di z è importante perché osservando il comportamento di tale grandezza possiamo decidere se il punto in questione appartiene o no ad una certa area del piano complesso.

Alcune categorie di funzioni, dette mappe, possono essere rappresentate nel piano dei numeri complessi. Un metodo per rappresentare graficamente queste funzioni è detto metodo dell’immagine spaziale. Si divide lo spazio visibile in pixel (come in uno schermo) e si assegnano le coordinate del tipo a + bi ad ognuno di essi. Si applica poi la funzione al modulo |z| di ognuno di tali punti e si colorano i punti di colori diversi in base al loro comportamento, cioè in base a che immagine si ottiene applicando la funzione.

Nella prossima pagina è presentata la costruzione dell'insieme di Mandelbrot, che si basa sul metodo dell'immagine spaziale.

 

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